Progetto Mistero buffo

 

In occasione del centenario della Rivoluzione d’Ottobre

 

 

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Al di là degli sviluppi storici che, per una serie di cause endogene ed esogene, sono diventati man mano sempre più repressivi e liberticidi, la Rivoluzione d’Ottobre è stato un momento fondamentale nella storia del secolo passato, che ha segnato la vita delle generazioni dei nostri nonni e dei nostri padri.

Quell’evento indicava una via per superare la fame, l’utilizzo di grandi quantità di uomini come carne da macello (durante la guerra mondiale), come oggetto di sfruttamento, l’assenza di prospettive per la stragrande maggioranza (quella povera) della popolazione. Una via che doveva essere segnata dal riscatto degli emarginati, degli sfruttati e da un mondo solidale in cui i frutti della terra e dell’inventività umana dovevano essere destinati al benessere di tutti gli uomini e doveva cessare l’ordine in base al quale le risorse naturali e umane dovevano servire ad arricchire pochi e ad impoverire molti.

La rivoluzione esprimeva, cioè, l’aspirazione ad un grande riequilibrio e armonizzazione del mondo. Equilibrio che doveva arrivare attraverso una lotta, un’impresa i cui protagonisti avrebbero dovuto essere le masse povere del pianeta. Di tutto il pianeta. Senza distinzione di nazionalità.

Il Mistero buffo è un’opera stramba, come dice il titolo stesso, dal genere indefinito. V.Majakovskij, l’autore, la compose per celebrare il primo anniversario della rivoluzione, ed era pensata come opera di stringente attualità, soggetta ad essere riscritta negli anni successivi mano a mano che la storia poneva ai suoi protagonisti nuove sfide. Vi si narra la storia di un gruppo di “impuri” (lavoratori, diseredati, ecc.) che durante un nuovo diluvio universale (anzi, di fatto, sorprendente!, è un allagamento causato dal polo nord che si scoglie, che fa acqua) intraprendono una traversata cercando la terra promessa (una traversata per mare!.... e una serie di altre avventure, comprese: la fame, il confronto con i diavoli, quello con i santi, la ricostruzione di un mondo distrutto, ecc) per arrivarci e scoprire che il mondo li accoglie, che le macchine e le città sono fatte per servire gli uomini e che vale la pena viverci.

Il progetto Mistero buffo consiste nell’organizzazione e nello svolgimento di un laboratorio dedicato alle prove, alla messa in scena e all’esecuzione pubblica dell’opera di Majakovskij, reinventata e riscritta dai partecipanti. Il progetto è dedicato agli attori che faranno laboratorio e spettacolo, idealmente a tutte le persone che si trovano nelle loro stesse condizioni e concretamente a tutte quelle persone che si trovano nel loro stesso stato e verranno a vedere il lavoro.

Chi sono questi attori? Sono profughi, emigrati, gente povera che ha fatto traversate vere, uomini e donne che vengono da altri paesi e sono approdati qui da noi in cerca di una terra promessa e che per lo più sono ancora in movimento. Ancora in cerca, ma soprattutto in costruzione della loro terra promessa. Si sa, la terra promessa è costituita dalla sua idea e, più concretamente, dal processo che si fa per arrivarci, perché quando si pensa di esserci arrivati si scopre che è situata sempre un po’ più in la. A queste persone in movimento vogliamo dare la possibilità di arricchire il loro cammino di piacere, di motivazione, di relazioni, di competenze nuove e vogliamo, noi, metterci in cammino con loro.